Sto scrivendo questo articolo in treno, mentre ritorno da una lunga giornata di formazione in aula in Toscana. A Prato per la precisione. Argomento? Scrittura online, come sempre. Sono stanco ma è il mio lavoro, porto a spasso le mie competenze. Da qualche anno ho deciso di comunicarle a tutti.

O meglio, vendo le mie competenze ad aziende, liberi professionisti e organizzazioni. È un lavoro gratificante se ami quello che fai, e se hai una passione per la divulgazione. Soprattutto quando puoi uscire dalla cattedra, avvicinarti al pubblico e comunicare le vibrazioni positive del tuo mondo.
Cosa sono queste vibrazioni positive?
Good Vibrations direbbero i Beach Boys. Ed ecco che, mentre il Frecciarossa si lancia verso l’ultimo tratto del viaggio, nella mia testa passano le parole della canzone appena citata. Ti ricordi come fa?
I’m pickin up good vibrations (oom bop bop good vibrations) She’s giving me excitations (oom bop bop good vibrations) Good good good good vibrations.
Le persone reagiscono in base a ciò che trasmetti con il linguaggio nella sua complessità. Un linguaggio che comprende tono di voce, gestualità, prossemica, cinetica, espressioni del viso. Ben inteso, se faccio un corso di blogging le persone si aspettano soprattutto tanta sostanza. Ed è quella che riporto nelle decine di slide che ormai ho imparato a confezionare con un ritmo e costanza.
Però il pubblico se ne accorge. Percepisce le buone vibrazioni. Sente che dietro all’approfondimento e al contenuto c’è la passione. C’è qualcosa che va oltre la conoscenza e la competenza. Tu ti fidi di chi si trova in aula solo perché lo deve fare? Solo perché è stato pagato per farlo?
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Guardare la realtà da prospettive differenti
La mia carriera universitaria parla chiaro: ho legato con i professori che mi hanno dato tanto. Che mi hanno comunicato buone vibrazioni. E mi hanno chiesto di guardare in direzioni differenti. D’altro canto gli esami che hanno mortificato questo punto di vista li ho affrontati solo per dovere.
Chi si occupa di formazione in aula – e non solo – deve prendere in considerazione questo passaggio. Deve trasmettere emozioni al pubblico, deve trasudare forza, vitalità. Lo so, non è facile e non è sempre immediato. Soprattutto se sei all’inizio. Quando ho mosso i miei primi passi in questo mondo avevo una paura matta del pubblico. Temevo le reazioni, i giudizi, gli errori. Però stavo sbagliando.
Le persone si aspettano il massimo da te
Esatto, gli alunni sono in aula per ascoltare. Hanno pagato, vogliono sapere qual è la tua esperienza. Sono desiderosi di ascoltare perché tu puoi fare qualcosa di importante per la vita professionale. Puoi essere l’elemento chiave, puoi essere la scintilla che fa cambiare idea. E che spinge verso un percorso. In un certo senso, quelle persone ripongono in te delle speranze.
Beh, forse non tutte. Magari sei solo l’ennesimo docente che passa senza fare la differenza. Molto dipende da te. Dalla tua lezione, dalla tua capacità di trasmettere le tue competenze con forza, energia. Passione. Ho già detto passione? Va bene lo stesso, questo è il concetto. E questa è stata la chiave che ha sbloccato la mia attività di formatore in aula.
Non amo parlare davanti grandi sale, preferisco le piccole realtà. Il motivo è nel rapporto con il pubblico: ti sporchi le mani, mostri quello che sai fare, indichi la strada, rispondi a tutte le domande. A volte apri gli occhi delle persone che non conoscevano la complessità del tuo lavoro.
Qual è la tua opinione?
Io ho la mia idea, forse è sbagliata o forse no. Forse è già stata espressa da altri ma non importa: le persone che si trovano di fronte a te, in aula, hanno bisogno delle tue emozioni. Delle buone vibrazioni. I contenuti sono in cima alla lista. Ma la formazione non è solo questo, almeno la formazione che fa la differenza. Sei d’accordo? Oggi la tua opinione è importante, ti aspetto nei commenti.
Ciao! Formazione in aula: le vibrazioni positive fanno la differenza è un post scritto da Riccardo Esposito. Scarica l'e-book gratuito "Keep Calm and Write" e seguimi su Google Plus.
Fonte: http://www.mysocialweb.it/2017/01/25/formazione-aula/
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